Lo scenario del mese di aprile… la battaglia di El Moungar, del socio Riccardo! Vive la Legion!
EL MOUNGAR, A NORD DI TAGHIT
All’inizio del ventesimo secolo nell’Africa settentrionale francese è in corso una campagna militare nella regione a sud di Orano contro i ribelli marocchini.
I Francesi, dopo il successo ottenuto respingendo l’assedio dei Marocchini al forte di Taghit, hanno organizzato tutta una serie di convogli di rifornimento che dalla base di el-Morra raggiungono proprio Taghit per consolidarne la posizione.
Il convoglio odierno, sotto il comando del capitano Vauchez è partito (in ritardo) alle 4 di notte circa per evitare le ore più calde della giornata e adesso alle 9 si fa la pausa per il rancio, un’ora di sosta e poi si riparte, prossima sosta alle 12 ai pozzi di Zafrani (dove si sarebbe dovuti arrivare alle 10) con riposo fino alle 18 poi si riparte e l’arrivo a Taghit previsto per le 23.
Taghit è a circa 30 km verso sud, ancora poche ore di marcia e si è arrivati, quando all’improvviso la tranquilla mattinata viene scossa dallo sparo di un jezzail, il capitano Vauchez si accascia esanime al suolo colpito alla testa e la piccola valle si trasforma in un inferno di fuochi incrociati sulla colonna e sui legionari!
Hassan Ayn, il migliore tiratore del Marocco, sorride soddisfatto: un altro infedele eliminato dal suo fucile, Allah è grande e guida la mano e l’occhio di Hassan!
La situazione è subito chiara. I Marocchini hanno organizzato un’imboscata alla colonna di rifornimenti circondandola da quasi tutti i lati: tre gruppi sul lato destro della colonna sotto il comando di Hassan Ayn, che ha sparato e colpito il capitano francese, gli altri divisi in due comandi da tre gruppi agli ordini dell’emiro Abu Aman e del suo vice Hamad Amallah.
La reazione istintiva dei Francesi è di trovare un luogo più sicuro dove organizzare la difesa, nel disordine generale gli animali da soma ed i loro conduttori sono lasciati al loro destino, mentre il sergente Dolz si preoccupa di recuperare il corpo del capitano Vauchez affinchè non cada in mano dei guerrieri marocchini che lo farebbero a pezzi.
I guerrieri si lanciano all’attacco ma buona parte di loro viene attirata dal desiderio di fare bottino e così si accanisce sui trasporti, eliminando i conduttori e impadronendosi degli animali da trasporto e del loro prezioso carico di vettovaglie e munizioni.
Il resto delle forze irregolari stringe la sua morsa sulle squadre legionarie con cui ingaggia un fitto conflitto a fuoco.
Il Sergente maggiore Tisserand si rende conto che l’unica salvezza per la colonna è resistere fino all’arrivo degli aiuti e quindi manda le due coppie di spahi disponibili a cercare soccorso verso Taghit mentre guida la sua squadra sulla cima di una vicina elevazione.
Il preciso fuoco dei Marocchini riesce ad eliminare una coppia di spahi, ma l’altra riesce a passare indenne approfittando del tempo necessario ai musulmani per ricaricare i loro moschetti ad avancarica, la speranza che giungano i rinforzi ora rincuora il sergente maggiore Tisserand.
Intanto la seconda squadra di legionari è rimasta pericolosamente indietro, nel mezzo del vallone con i marocchini che cercano di stringerla da ogni parte. I Francesi riescono a respingere un primo assalto con una scarica di fucileria a “salva” e una squadra di marocchini che li sta per attaccare alle spalle viene respinta dal sostenuto tiro dei fucili dei legionari della prima squadra, ora saldamente posizionati sulla cima della collinetta più alta da dove bersagliano i gruppi di Marocchini avanzanti.
La ritirata della seconda squadra continua in mezzo alle dune e così ora è la squadra di Tisserand che si trova in grande difficoltà, perchè i Marocchini non hanno altri obiettivi e stringono le distanze cercando di superare l’abilità del tiro dei Francesi con la loro quantità e lentamente, ma inevitabilmente, le perdite francesi aumentano e la squadra non riesce più a fare fronte alla pressione nemica.
I legionari cercano di allontanarsi dal campo di battaglia, esponendosi ad un certo inseguimento dei nativi in campo più aperto, ma mentre sembra che tutto sia perduto, l’attacco marocchino rallenta di intensità e gli Arabi iniziano a ritirarsi.
Gli spahi sono riusciti a raggiungere il forte di Taghit e da lì una colonna mobile francese sta venendo in aiuto alla massima velocità per soccorrere i commilitoni in pericolo; i cavalieri berberi in perlustrazione avvisano immediatamente l’emiro che decide di sospendere l’attacco.
Per i Marocchini è inutile rischiare uno scontro con altre forze regolari organizzate, pertanto si accontentano dei danni inflitti ai Francesi, delle provviste e munizioni razziate e si ritirano nel deserto da cui sono arrivati.
Un giorno memorabile per la Legione, un altro Camerone… quasi.
In effetti a parte riuscire a salvare il corpo del capitano Vauchez, non è che le cose siano andate molto bene: la perdita del carico e delle bestie da soma (conduttori compresi) era presumibile, ma per il resto i Marocchini non hanno ricevuto perdite corrispondenti al valore di quelle subite dai Francesi.
La giornata è da considerarsi una sostanziale vittoria marocchina, tra i musulmani il migliore è stato senz’altro Hassan Ayn, il solo che abbia tentato di impedire ai legionari l’accesso alle colline e comunque anche quello che ha inflitto il maggior numero di perdite ai Francesi e catturato il maggior carico di vettovaglie.
INFORMAZIONI SULLO SCENARIO:
Pezzi in 15 mm. della IRREGULAR MINIATURES
Regolamento TRIUMPH & TRAGEDY di B. Reichel e C. Steimel con alcune house rules
Scenario giocato nella sede del MILES GLORIOSUS il 17/03/2023
ELENCO DELLE TRUPPE IN CAMPO:
FORZE REGOLARI
• 1er Legion Etrangere – 10 uomini – Elite – Rifles
• 2eme Legion Etrangere – 10 uomini – Elite – Rifles
• 1er Spahis – 2 uomini – Veteran – Scout – Carbines
• 2eme Spahis – 2 uomini – Veteran – Scout – Carbines
• 1er Pack animals – 4 uomini – Raw – Carbines
• 2eme Pack animals – 4 uomini – Raw – Carbines
• Capitaine Vauchez (capitano comandante la missione)
• Sergent-major Tisserand
• Sergent Dolz
FORZE IRREGOLARI
• 1st Berber Infantry – 10 uomini – Trained – Jezzails
• 2nd Berber Infantry – 10 uomini – Trained – Jezzails
• 3rd Berber Infantry – 10 uomini – Raw – Muskets
• 4th Berber Infantry – 10 uomini – Raw – Muskets
• 5th Berber Infantry – 10 uomini – Raw – Muskets
• 6th Berber Infantry – 10 uomini – Raw – Muskets
• 1st Berber Warriors – 10 uomini – Raw – Swords
• 2nd Berber Warriors – 10 uomini – Raw – Swords
• 3rd Berber Warriors – 10 uomini – Raw – Swords
• Emir Bou Aman – capo dei nativi – Jezzail
• Hamad Amallah – suo vice – Jezzail
• Hassan Ayn – tiratore scelto – Jezzail
TEMPI DI PERCORRENZA E DELLE ATTIVITÀ FUORI DAL TAVOLO DI GIOCO:
• El Moungar – Taghit = 2 ore al galoppo (spahi in fuga)
• Preparazione della colonna di rinforzo a Taghit = 1 ora e mezza
• Taghit – El Moungar = 3 ore al canter o piccolo galoppo (velocità colonna)
• Ritirata marocchina = 1 ora prima dell’arrivo dei rinforzi
• Inizio attacco 09,45 – fine attacco 16,30 – arrivo rinforzi 17,30